Embrione
Embrione, la fase di sviluppo precoce di un animale mentre è nell’uovo o all’interno dell’utero della madre. Nell’uomo il termine viene applicato al nascituro fino alla fine della settima settimana successiva al concepimento; dall’ottava settimana il nascituro viene chiamato feto.
Segue un breve trattamento dello sviluppo embrionale. Per il trattamento completo, vedere morfologia: Embriologia.
Negli organismi che si riproducono sessualmente, l’unione di un ovulo con uno spermatozoo si traduce in uno zigote, o uovo fecondato, che subisce una serie di divisioni chiamate fenditure mentre passa lungo la tuba di Falloppio. Dopo aver avuto luogo diverse fenditure, le cellule formano una palla vuota chiamata blastula. Nella maggior parte dei mammiferi la blastula si attacca al rivestimento uterino, stimolando così la formazione di una placenta, che trasferirà i nutrienti dalla madre all’embrione in crescita. Negli animali inferiori l’embrione viene nutrito dal tuorlo.
Con il processo di gastrulazione, l’embrione si differenzia in tre tipi di tessuto: l’ectoderma, che produce la pelle e il sistema nervoso; il mesoderma, da cui si sviluppano i tessuti connettivi, il sistema circolatorio, i muscoli e le ossa; e l’endoderma, che forma il sistema digestivo, i polmoni e il sistema urinario. Le cellule mesodermiche migrano dalla superficie dell’embrione per riempire lo spazio tra gli altri due tessuti attraverso una depressione allungata nota come striscia primitiva. Man mano che l’embrione si sviluppa, gli strati cellulari si piegano in modo che l’endoderma formi un lungo tubo circondato da mesoderma, con uno strato ectodermico attorno al tutto.
I nutrienti passano dalla placenta attraverso il cordone ombelicale e l’amnion, una membrana piena di liquido, circonda e protegge l’embrione. La divisione del corpo in testa e tronco diventa evidente e il cervello, il midollo spinale e gli organi interni iniziano a svilupparsi. Tutti questi cambiamenti sono completati all’inizio dello sviluppo embrionale, verso la quarta settimana, negli esseri umani.
Tra la testa e il cuore, iniziano a formarsi una serie di archi branchiali, strutture cartilaginee che sostengono le branchie di pesci e anfibi larvali. Nei vertebrati superiori queste strutture fanno parte della mascella e dell’orecchio. Appaiono anche le gemme degli arti e, alla fine dello stadio embrionale, l’embrione è distinguibile come rappresentante della sua specie.