Fonte Esercizio 6: Il diritto divino dei re

La politica non riguarda solo l’esercizio del potere, ma anche i linguaggi che le persone usano per descrivere e giustificare (o ‘legittimo’) il potere. Ogni epoca ha atteggiamenti distintivi e sistemi di credenze sui diritti e torti dell’autorità umana. Quando studiamo queste idee stiamo facendo la storia del pensiero politico. Negli ultimi 2500 anni i filosofi politici hanno sostenuto la monarchia contro le repubbliche, l’aristocrazia contro la democrazia, il comunismo contro la proprietà privata, la gerarchia contro l’uguaglianza, gli imperi contro le città stato. Hanno fatto appello alla ragione, alla natura, alla religione e alle usanze.

In Tudor e Stuart Inghilterra persone dibattuto la natura del potere regale e la portata del dovere di obbedienza ai governanti. I radicali sostenevano che i tiranni, o eretici, dovevano essere rovesciati dal parlamento o dal popolo. Coloro che difendevano l’autorità monarchica lo facevano in opposizione alla “teoria della resistenza”, e temevano le minacce alla corona inglese da parte dei cattolici e dei protestanti estremi, così come le ribellioni degli affamati o degli afflitti. Una vasta gamma di argomenti è stata utilizzata per sostenere l’autorità monarchica. Alcuni di questi riassumiamo come la teoria del ‘diritto divino dei re’.



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