Monocromatico
Di un’immagine, il termine monocromatico è solitamente inteso come bianco e nero o, più probabilmente, in scala di grigi, ma può anche essere usato per riferirsi ad altre combinazioni contenenti solo toni di un singolo colore, come il verde e il bianco o il verde e il rosso. Può anche riferirsi al seppia che mostra toni da marrone chiaro a marrone scuro o cianotipo (“blueprint”) immagini e metodi fotografici precoci come dagherrotipi, ambrotipi e tintipi, ognuno dei quali può essere utilizzato per produrre un’immagine monocromatica.
In informatica, monocromatico ha due significati:
- può significare avere un solo colore che è acceso o spento (noto anche come immagine binaria),
- che consente sfumature di quel colore.
Un display monocromatico del computer è in grado di visualizzare solo un singolo colore, spesso verde, ambra, rosso o bianco, e spesso anche sfumature di quel colore.
Nella fotografia cinematografica, la monocromia è tipicamente l’uso della pellicola in bianco e nero.Originariamente, tutta la fotografia era fatta in bianco e nero. Anche se la fotografia a colori era possibile anche alla fine del 19 ° secolo, film a colori facilmente utilizzati, come Kodachrome, non erano disponibili fino alla metà degli anni 1930.
Nella fotografia digitale, il monocromatico è la cattura di sole sfumature di nero da parte del sensore, o post-elaborazione di un’immagine a colori per presentare solo la luminosità percepita combinando i valori di più canali (di solito rosso, blu e verde). La ponderazione dei singoli canali può essere selezionata per ottenere un effetto artistico desiderato; se solo il canale rosso viene selezionato dalla ponderazione, l’effetto sarà simile a quello dell’uso di un filtro rosso su pellicola pancromatica. Se il canale rosso viene eliminato e il verde e il blu combinati, l’effetto sarà simile a quello del film ortocromatico o all’uso di un filtro ciano su film pancromatico. La selezione della ponderazione consente quindi una vasta gamma di espressioni artistiche nell’immagine monocromatica finale.
Per la produzione di un’immagine anaglifo la sorgente originale dello stereogramma a colori può prima essere ridotta a monocromia per semplificare il rendering dell’immagine. Questo è talvolta necessario nei casi in cui un’immagine a colori renderebbe in modo confuso dati i colori e i motivi presenti nell’immagine sorgente e i filtri di selezione utilizzati (in genere rosso e il suo complemento, ciano).