Neuroanatomia, Nervo cranico 9 (glossofaringeo) Articolo
Considerazioni chirurgiche
Nevralgia glossofaringea
La nevralgia glossofaringea (GPN) è caratterizzata da dolore orofaringeo innescato da azioni mandibolari, principalmente deglutizione, ma anche masticazione, tosse e sbadiglio. È una condizione sporadica correlata all’iperattività del nervo cranico IX. La nevralgia glossofaringea consiste in dolore acuto episodico unilaterale nella gola posteriore, tonsille, base della lingua e inferiore all’angolo della mandibola che può durare da secondi a minuti. Un sottoinsieme di pazienti con nevralgia glossofaringea ha anche manifestato sintomi di eccessiva stimolazione vagale durante gli attacchi, con sintomi come bradicardia, ipotensione, sincope, convulsioni o arresto cardiaco. Questa condizione è classificata come nevralgia glossofaringea classica, che è dolore episodico, o nevralgia glossofaringea sintomatica, in cui il dolore è costante. La nevralgia glossofaringea idiopatica è causata dalla compressione del nervo cranico IX da una nave o da una disfunzione del ponte centrale, mentre la nevralgia glossofaringea secondaria può derivare da traumi, neoplasie, infezioni della gola, interventi chirurgici o malformazioni.
I trattamenti di prima linea di GPN sono farmaci antiepilettici e antidepressivi come carbamazepina, gabapentin e pregabalin. La carbamazepina è il più delle volte il primo farmaco usato in terapia e, se raggiunge un sollievo parziale dal dolore, può essere aggiunto un secondo farmaco. Inoltre, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) a basse dosi possono essere utili. Se i trattamenti farmacologici falliscono, la decompressione microvascolare (MVD) è un’opzione chirurgica sicura ed efficace. MVD ha funzionato chirurgicamente alleviando la pressione dalla nave che comprime il nervo ed è stato indicato per fornire il sollievo post-chirurgico quasi istantaneo nella maggior parte dei pazienti. Questo studio ha suggerito che altre opzioni chirurgiche, come la neurolisi a radiofrequenza percutanea e la radiochirurgia Gamma Knife, hanno dimostrato di avere rischi di recidiva precoce e generalmente non sono ampiamente accettate come modalità di trattamento efficaci per la nevralgia glossofaringea.
Disfunzione del nervo glossofaringeo A seguito di endoarterectomia carotidea
Durante un’endoarterectomia carotidea, possono verificarsi lesioni a diversi nervi cranici, incluso il nervo glossofaringeo (anche se questo è meno comune di lesioni ad altri, come i nervi ipoglossali e vago). La transezione di questo nervo durante l’intervento chirurgico causa la paresi del nervo glossofaringeo, che può causare sintomi come disfagia e disfonia. Il danno al nervo glossofaringeo senza danni associati al nervo vagale può presentarsi come lieve diminuzione unilaterale della produzione di saliva. Uno studio ha dimostrato che l’incidenza di lesioni del nervo cranico è maggiore nelle endoarterectomie carotidee ripetute. Uno studio diverso ha dimostrato che i fattori di rischio per le lesioni del nervo cranico includono stenosi aterosclerotica superiore a 2 cm, diabete mellito, trauma intraoperatorio o sanguinamento, alta mobilizzazione dell’arteria carotide interna ed edema del collo postoperatorio.