PMC

Gestione

La maggior parte dei pazienti che sviluppano CRVO ha un’età superiore ai 50 anni; dal 50% al 70% ha associato ipertensione, malattie cardiovascolari o diabete mellito. La maggior parte degli autori ha concluso che il trattamento efficace di queste condizioni sistemiche non è efficace nella gestione delle complicanze oculari.1 Trempe ha riferito, tuttavia, che un trattamento meticoloso di una condizione medica sottostante può ridurre sia le complicanze che la frequenza di sviluppo di CRVO nell’altro occhio.5,6 L’anticoagulazione acuta è associata a emorragia retinica e non è raccomandata.7

Le persone che hanno una buona visione (>20/40) hanno una buona possibilità di mantenere una buona visione. Al contrario, è probabile che le persone con scarsa visione abbiano un’ischemia diffusa, sia improbabile che recuperino la vista e che abbiano un’aumentata incidenza di rubeosi e neovascolarizzazione angolare.5 Il gruppo di studio di occlusione della vena centrale raccomanda che tutti gli occhi con CRVO siano sottoposti ad un attento esame iniziale, compresa l’acuità visiva meglio corretta, l’esame slitlamp non filtrato inclusa la gonioscopia, la misurazione della pressione intraoculare e l’esame del fondo dilatato. Le fotografie del fondo di colore e l’angiografia di fluorscein sono facoltative.8

Poiché il rischio di sviluppare neovascolarizzazione dell’iride o neovascolarizzazione dell’angolo è maggiore nei primi 6 mesi, si raccomanda di seguire attentamente tutti gli occhi con CRVO per lo sviluppo della neovascolarizzazione almeno mensilmente per i primi 6 mesi dopo l’insorgenza dei sintomi.5,8 Se si sviluppa la neovascolarizzazione dell’iride o la neovascolarizzazione dell’angolo, la fotocoagulazione panretinale deve essere eseguita tempestivamente.5,8,9 Il gruppo di studio Occlusione venosa centrale ha anche valutato la potenziale efficacia della fotocoagulazione laser a griglia per l’edema maculare secondario a CRVO rispetto all’edema maculare secondario a retinopatia diabetica. Lo studio non è riuscito a dimostrare il beneficio di questo trattamento per questo problema.8 Recentemente, gli investigatori hanno avuto risultati promettenti in termini di riduzione della quantità di liquido e miglioramento della visione dopo iniezioni intravitreali di steroidi.10



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.