Recupero della fertilità ed esito delle gravidanze pianificate dopo la rimozione degli impianti subdermici Norplant o Copper-T IUDs
Il recupero della fertilità dopo l’interruzione dell’uso dell’impianto NORPLANT è stato valutato in novanta donne che hanno dichiarato il desiderio di un nuovo figlio al momento della rimozione. Tre soggetti sono stati persi per il follow-up dopo la rimozione. La probabilità cumulativa di concepimento nelle restanti 87 donne era rispettivamente di 25, 49, 73 e 86 per cento a uno, tre, sei e dodici mesi dopo la rimozione. Nove osservazioni sono state censurate a causa dell’uso di un metodo contraccettivo subito dopo la rimozione degli impianti (n = 7) o della separazione (n = 2). Tutti gli altri casi erano in stato di gravidanza alla fine di due anni, ad eccezione di tre soggetti in cui era presente un fattore maschile per l’infertilità. Non vi era alcuna correlazione significativa tra la lunghezza dell’uso di NORPLANT e la lunghezza dell’intervallo dalla rimozione al concepimento. Una frequenza significativamente più alta di intervalli più lunghi di 6 mesi è stata osservata tra le donne di età superiore ai 30 anni rispetto alle donne più giovani. Patologia durante la gravidanza era colestasia (n = 5), ipertensione (n = 1) e diabete gestazionale (n = 1). Il risultato è stato il parto a termine in 59 casi, il parto prematuro in 4 casi e l’aborto spontaneo in 7 casi. Una donna è ancora incinta e il risultato è sconosciuto in 4 casi. Un bambino prematuro è morto. Un gruppo di controllo contemporaneo di utenti di rame T arruolati secondo gli stessi criteri degli utenti di impianti NORPLANT ha fornito 44 donne a cui è stato rimosso il dispositivo per rimanere incinta. La probabilità cumulativa di gravidanza era di 27, 69, 84 e 89 a uno, tre, sei e dodici mesi e tutti erano incinta entro la fine del secondo anno. Sei osservazioni censurate si sono verificate a causa dell’uso di un altro metodo contraccettivo dopo la rimozione (n = 3) o la perdita di follow-up (n = 3). L’esito della gravidanza è stato il parto a termine in 23 casi e l’aborto in 7 casi. Il recupero della fertilità si è verificato a un tasso normale dopo la rimozione dell’impianto di NORPLANT e l’incidenza dei problemi rilevati nella gravidanza che ne è seguita era entro l’intervallo previsto per le donne cilene.