Vittorio Emanuele II d’Italia

Vittorio Emanuele II fu re di Sardegna dal 1849 al 17 marzo 1861, quando assunse il titolo di Re d’Italia e divenne il primo re di un’Italia unita dal vi secolo, titolo che mantenne fino alla sua morte nel 1878. Prendendo in prestito dal vecchio titolo latino Pater Patriae degli imperatori romani, gli italiani gli diedero l’epiteto di Padre della Patria.
Nato a Torino come figlio primogenito di Carlo Alberto, principe di Carignano, e di Maria Teresa d’Austria, combatté nella prima guerra d’Indipendenza italiana prima di essere nominato re di Piemonte-Sardegna in seguito all’abdicazione del padre. Nominò Camillo Benso, conte di Cavour, come suo Primo ministro, e consolidò la sua posizione sopprimendo la sinistra repubblicana. Nel 1855, inviò un corpo di spedizione a fianco delle forze francesi e britanniche durante la guerra di Crimea; il dispiegamento di truppe italiane in Crimea, e il coraggio dimostrato in Battaglia del Chernaya e nell’assedio di Sebastopoli led Regno di Sardegna di essere tra i partecipanti alla conferenza di pace alla fine della guerra, dove potrebbe affrontare il problema dell’unificazione italiana per le altre potenze Europee.



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