Idee sbagliate che circondano l’allergia alla penicillina: implicazioni per gli anestesisti

La somministrazione della profilassi antimicrobica preoperatoria, spesso con una cefalosporina, è il pilastro delle linee guida per la prevenzione delle infezioni del sito chirurgico. Sfortunatamente, a causa di idee sbagliate prevalenti, i pazienti etichettati come allergici alla penicillina spesso ricevono antibiotici alternativi e meno efficaci, mettendoli a rischio di una varietà di effetti avversi tra cui una maggiore morbilità e un maggiore rischio di infezione del sito chirurgico. Il medico perioperatorio deve accertare la natura delle reazioni precedenti per aiutare a determinare la probabilità della prevalenza di una vera allergia. Il test di allergia alla penicillina può essere eseguito ma potrebbe non essere fattibile nell’impostazione perioperatoria. Le prove attuali sui determinanti strutturali delle allergie alla penicillina e alle cefalosporine confutano l’idea sbagliata della reattività crociata tra penicilline e cefazolina e non vi è alcuna chiara evidenza di un aumento del rischio di anafilassi nei pazienti allergici alla penicillina naive alla cefazolina. Viene presentato un algoritmo di pratica clinica per la valutazione e la gestione perioperatoria dei pazienti che riportano una storia di allergia alla penicillina, concludendo che le cefalosporine possono essere somministrate in modo sicuro alla maggior parte di tali pazienti.



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