COESISTENZA DELLA MALATTIA DI ADDISON E DELL’ANEMIA PERNICIOSA: LA NUOVA CLASSIFICAZIONE DELLA SINDROME POLIGLANDOLARE AUTOIMMUNE È APPROPRIATA?
Viene presentato un caso di sindrome poliglandolare autoimmune (APS). Un uomo di 45 anni è stato ricoverato a causa di stanchezza, malessere e inappetenza. Aveva una storia di ipotiroidismo primario ed era in terapia sostitutiva con levotiroxina. Un anno prima, gli è stata diagnosticata anemia normocitica e carenza di vitamina B12, che è stata trattata con terapia sostitutiva di vitamina B12. L’esame fisico ha rivelato ipotensione e marcata iperpigmentazione. I test di laboratorio hanno mostrato iponatriemia, iperkaliemia e grave anemia normocitica. La valutazione endocrinologica ha rivelato bassi livelli di cortisolo mattutino e aumento dei livelli di ormone adrenocorticotropo. Quindi, è stata stabilita la diagnosi della malattia di Addison. Ulteriori esami di laboratorio hanno mostrato anticorpi parietali positivi. Tuttavia, i suoi livelli di vitamina B12 sono stati aumentati a causa della terapia di integrazione con vitamina B12, che è stata avviata in precedenza. Gastroscopia e istopatologia della mucosa gastrica confermato gastrite atrofica. Sulla base di precedenti bassi livelli sierici di vitamina B12, anticorpi parietali positivi e gastrite atrofica, al paziente è stata diagnosticata anemia perniciosa. La terapia di integrazione con idrocortisone è stata somministrata e titolata in base ai livelli di cortisolo libero dalle vie urinarie. Lo squilibrio elettrolitico e la conta dei globuli rossi sono stati normalizzati. Questo caso dimostra caratteristiche piuttosto uniche di anemia perniciosa in un paziente con malattia di Addison. Evidenzia inoltre il legame tra AP di tipo II e AP di tipo III. Non solo condividono gli stessi fattori eziologici, ma si sovrappongono anche nelle caratteristiche fisiopatologiche e cliniche. Questo case report favorisce la classificazione più vecchia di APS, che consolida tutte le malattie autoimmuni endocrine e di altri organi specifici in una categoria. Questo è importante in quanto potrebbe aiutare a evitare insidie nella diagnosi e nel trattamento dei pazienti con APS.